
Non ce l’ha fatta il Montecalvario a trovare un pareggio che sarebbe stato meritato: viene rimontato dalla padrona di casa Pasquale Foggia Academy che vince per 2-1. La gara è stata molto dura sul piano fisico. Ci sono stati goal, emozioni, con entrambe le formazioni mai dome. Non sono mancate le contestazioni nei confronti del direttore di gara.
Grande primo tempo del Montecalvario

La formazione dei Quartieri Spagnoli ha condotto il gioco nel primo tempo, pur non trovando rete della sicurezza dopo il vantaggio siglato con lo straordinario goal da fuori di Danilo Musto. Proprio il numero 10 del Montecalvario, nel ruolo di trequartista, è il fulcro del gioco della squadra azzurra. Tutte le azioni più interessanti partono da lui. Alla mezz’ora l’estremo difensore avversario compie un miracolo sul tiro ravvicinato di Prudele, riuscendo anche a coprire lo specchio ad Aveta, che alza la traiettoria sul tap-in di quel poco che basta per far infrangere la sfera sulla traversa.
Poco dopo l’episodio incriminato. Esposito scodella un pallonetto che si dirige minaccioso verso la porta avversaria. Aveta scatta in avanti e il portiere della PFA, nel cercare l’anticipo, liscia completamente la presa, venendo scavalcato dal pallone. La sfera entra in rete, ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco: la posizione di Aveta è considerata attiva. L’arbitro ignora le rimostranze e fa cenno di proseguire. L’episodio ha l’effetto di ringalluzzire la PFA che inizia a spingere. Nonostante l’ottima leadership difensiva di Miccio, il Montecalvario non riesce ad evitare il goal del pareggio di Scotti, che in una mischia in area di rigore riesce a girarsi ed insaccare nell’angolino.
La rinascita della PFA nella ripresa
Nel secondo tempo la squadra di casa entra con un piglio completamente diverso, mentre il Montecalvario appare un lontano parente di quella squadra grintosa e brillante vista nella prima frazione. In effetti costruire tanto e racimolare poco è stato sicuramente dispendioso dal punto di vista fisico, considerate anche le precarie condizioni di uno stoico capitan Romano.
La formazione della Loggetta spinge, e dopo alcuni interventi super, il portiere Mancini nulla può sullo dallo stacco di Mazzocchi su mischia da calcio d’angolo. La PFA passa dunque a condurre. Mister Musto si gioca le carte Tramontano, Bagnoli e De Angelis, in luogo di Giaccio, Cammarota e l’acciaccato Romano, abbassando dunque Danilo Musto in mediana. I cambi non sono tuttavia sufficienti a trovare il goal del pareggio, nonostante i vari tentativi di Bagnoli da calcio piazzato. De Angelis delude ed Aveta, chiamato ad un super lavoro, arriva a fine gara in riserva d’ossigeno.
La tensione tra le due compagini sale ogni minuto che passa, e al minuto 37 avviene un episodio spiacevole: uno screzio su chi avesse diritto di battere una rimessa laterale esplode nello schiaffo di Scotti ad Esposito. Una rissa nata dal brutto gesto del numero 10 della PFA viene sedata in fretta dal direttore di gara, che sventola il rosso diretto all’autore del goal del pareggio.

Il Montecalvario cerca di sfruttare il vantaggio numerico, sospinta da un commovente Perego, ultimo ad arrendersi. Tuttavia al 45 le speranze della formazione dei Quartieri Spagnoli si spengono, nel momento in cui l’arbitro nega un calcio di rigore a favore per fallo di mano di un difensore della Loggetta. Il triplice fisco avviene poco dopo il cross della disperazione di Tramontano, troppo alto per essere deviato, che finisce direttamente sul fondo.
Tante polemiche del Montecalvario a fine partita
Palese era il clima di contestazione in casa Montecalvario. Giocatori e membri dello staff e tifosi non trovano spiegazioni alle decisioni dell’arbitro nel non convalidare la rete di Esposito e nel non assegnare il calcio di rigore. Anche la PFA reclama un rigore a favore. Secondo i più un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto per tutti, per l’entità del gioco espresso dalle due formazioni. Ad ogni modo il Montecalvario inciampa. Nella sfida casalinga non saranno ammissibili cali di concentrazione.