Napoli vive un periodo di caos generle. L’ultimo, importante avvenimento, è l’omicidio del giovane 18enne sul Lungomare di Mergellina per futilissimi motivi. L’omicidio ha seminato il panico ma gli allarmi provengono su tutti i fronti.
L’intervento non compatto delle autorità
Sono molti gli interrogativi che si stanno ponendo i Napoletani negli ultimi giorni che non trovano risposta dalle autorità. Tutta Italia (forse anche Europa) è stata spettatrice di un evento alquanto inqualificabile avvenuto proprio nel cuore di Napoli: orde di tifosi tedeschi hanno preso d’assalto la città arrecando danni soprattutto i cittadini.
Alloggiando all’hotel Continental, i tifosi dell’Eintracht Francoforte sarebbero partiti dal centro della città per compiere barbarie nel centro storico spaventando residenti e turisti. Questo era infatti il loro piano: avevano pubblicato sui social il tragitto che avrebbero travolto con la loro ferocia e brutalità. Non si può dire dunque che le autorità di Napoli competenti non ne fossero al corrente, eppure nessuno è intervenuto per evitare che danni ingenti economici fossero causati ai cittadini, doppiamente vittime: come persone e come lavoratori.
Caos Napoli, gli scellerati tik-toker
Quella della violenza incontrollata degli ultras tedeschi non è l’unica difficoltà posta dinnanzi ai cittadini napoletani: è noto che la città sia abbastanza carente in servizi offerti. È questo il caso di molti cittadini che, in caso di necessità, sono costretti ad aspettare ore e ore in attesa di un’autoambulanza. Ma ciò non è accaduto invece a un famoso tiktoker, che si è recato tramite il suddetto mezzo -con sirene accese– a un’inaugurazione di un negozio al centro di Napoli. Simulando una situazione di reale emergenza, il famoso tiktoker che trinfante, ha fatto l’ingresso nel negozio.
Se questo non è procurato allarme, diteci voi cos’è: chiediamo alle autorità di prendere seri provvedimenti contro queste persone che, oltre ad avere infranto la legge, hanno sminuito l’immagine di chi si adopera tutti i giorni per tutelare la salute altrui
Associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” sull’accaduto.
La segnalazione alle autorità di Napoli non è tardata ad arrivare e questa volta l’intervento della polizia ha comportato delle conseguenze, seppur non abbia impedito che venissero prese in giro le persone che lavorano al servizio di trasporti e trasferimenti di persone disabili o inferme. Il verbale non è stato fatto per falso procurato allarme (Art. 658 Codice Penale) ma per l’impatto acustico; verrà reso noto nelle prossime ore.
Un pronto intervento
In un caso però le autorità di Napoli si sono dimostrate presenti e prontamente reattive: quando si è trattato di multare gli artisti di strada.
L’arte di strada, come tutte le altre forme di espressione, volge ad esprimere la creatività e il genio. È una delle professioni più antiche svolte a Napoli, ma come tutte le attività non è liberamente esprimibile ma deve osservare un regolamento.
Vige infatti un regolamento comunale, disponibile sul sito del comune e di facile presa di visibilità, che pone dei limiti all’esercizio di tale professione.
Cosa dice la legge
Nel primo articolo del suddetto regolamento si legge infatti che “Il Comune di Napoli riconosce e valorizza le espressioni artistiche e tutela le forme di arte e creatività, anche quando esercitate in strada, e le considera un momento di aggregazione sociale e arricchimento culturale della collettività“. Il comune di Napoli dunque sottolinea l’importanza cruciale di tali forme artistiche.
Non è rilevante solamente per il nostro bagaglio culturale, ma anche quello economico. Sempre nel sopracitato regolamento, l’Art. 2 recita: “L’arte di strada contribuisce ad ampliare l’offerta turistica e, pertanto, il Comune di Napoli dichiara il proprio territorio ospitale verso queste forme di espressione artistica“.
Sembra dunque che l’ area della città di Napoli abbia tutti i presupposti per essere territorio fertile di proliferazione della cultura, pronta ad ospitare gli artisti e l’arte di cui sono i principali promotori. Ovviamente, questa è esercitata nel rispetto della pubblica quiete cittadina.
Nell’articolo 6 infatti, si prevede che l’esercizio dell’arte e dello spettacolo di strada sul territorio comunale si eserciti sempre entro le 23.000 e mai oltre le 24.00 in caso di festività o giorni feriali.
Quanto nel regolamento riportato non si sposa bene con l’articolo 4 del nuovo Regolamento di Polizia Urbana (che è stato approvato il 5 Dicembre ma non ancora pubblico!), che vieta l’utilizzo per strada di strumenti a percussione e amplificatori. Questi strumenti sono fondamentali per le performance degli artisti di strada, i quali hanno manifestato il loro malcontento in piazza senza ottenere risultati.
Come si può dunque definire il territorio come quello del comune di Napoli “ospitale verso tali forme di espressione artistica” (Art. 2 Regolamento Comunale della Disciplina dell’arte di strada) se in tale territorio tali artisti non vengono lasciati liberi di esprimersi?
Strane multe agli artisti di strada
È quanto successo poche settimane fa a un artista di strada. Durante sua esibizione, la polizia gli si è avvicinata – sebbene la sua esibizione fosse eseguita in piena osservanza della normativa comunale- e lo ha invitato a interrompere la sua esibizione. Tutto ciò perchè definita non conforme al regolamento di polizia urbana sopracitato. L’artista, rifiutando di fermarsi poiché totalmente in regola , è stato duramente multato.
A rendere assurdo l’intervento delle autorità di Napoli è l’imposizione di una tale multa così salata, è il contesto in cui tutto ciò è avvenuto. In una città in cui non si sanzionano crimini così gravi, come quello a cui abbiamo assistito pochi giorni fa, in cui i delinquenti si sottraggono puntualmente alla legge, assistere anche a una limitazione dell’arte lascia in bocca troppa amarezza.