Da ieri pomeriggio il colore del cielo di Napoli ha assunto un colore insolito, sul giallastro. La causa è quella dell’arrivo delle polveri direttamente dal deserto del Sahara. La sabbia proveniente dall’Africa ha invaso non solo Napoli ma gran parte del Sud Italia. A spiegarlo è anche Giulio Beti, meteorologo: “L’intrusione si estenderà a tutta Italia per poi interessare anche l’Europa centrale. Il fenomeno si esaurirà sabato“.
Come se non bastasse poi in serata è scoppiato un grave incendio ai Camaldoli (ancora non sono chiare le cause). Le fiamme dell’area boschiva non sono state ancora del tutto domate. Fortunatamente però si è evitato che arrivassero presso le abitazioni. La città però comunque è stata invasa dalla cenere, soprattutto nelle zone più alte e più vicine ai Camaldoli come Colli Aminei, Vomero e Posillipo.
Causa incendio e Saharan Dust
I vigili del fuoco sembrano essere concordi sulla natura dolosa dell’incendio, ma servono ulteriori accertamenti che si avranno soltanto nelle prossime ore. Intanto però non ci sono pericoli per le abitazioni e quindi alle persone.
Per quanto invece riguarda le polveri del deserto, visibili in strada o anche sui balconi, sulle auto e sugli scooter, pioveranno fino a sabato. La situazione del Saharan Dust sarà comunque monitorata ora dopo ora da Copernicus il programma di osservazione della Terra gestito in collaborazione dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Commissione Europea. Questo sarà il giorno peggiore dato che si aggiunge anche all’allerta meteo per l’ondata di calore.
Napoli, cambia il colore del cielo nel caldo asfissiante
Ancora oggi il colore del cielo di Napoli è carico di polveri e cenere che rendono poco limpido il panorama. Oltre a ciò si aggiunge anche l’allerta meteo per il troppo caldo. L’aria è quindi praticamente irrespirabile e si consiglia di restare in casa o in luoghi freschi e asciutti.