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Alle 10.30 circa di questa mattina, i carabinieri della compagnia Centro di Napoli sono intervenuti all’ospedale Pellegrini per interrogare un ferito alle gambe. Si trattava di un 59enne napoletano già noto alle autorità. Questi era stato colpito da due colpi di pistola alle gambe. Attualmente non desta in gravi condizioni ed è cosciente. Secondo una prima ricostruzione ancora al vaglio degli inquirenti, il 59enne sarebbe stato avvicinato da uomini, a lui ignoti, in via San Pantaleone. Uno di questi gli avrebbe aperto il fuoco con l’intento di gambizzarlo senza alcun apparente motivo. Le indagini sono in corso per chiarire dinamica e matrice.
Napoli, escalation di violenza senza fine: aumentano gli episodi di spari in breve tempo
Questo episodio è l’ennesimo, di quella che sembra una escalation di violenza senza fine. Ricordiamo l’agguato ai Quartieri Spagnoli ai danni di Pietro Savio, figlio del boss Mario detto “O’Bellillo“, del 18 giugno scorso. Ancora c’è stato l’episodio della pistola puntata ad altezza d’uomo il 27 giugno scorso in Banchi Nuovi. In quel caso l’episodio scatenante fu, apparentemente, una lite tra ragazzi. Tra le persone ferite un pizzaiolo colpevole solo di “trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato.

Ancora, l’8 luglio un giovane di 21 anni è stato colpito da proiettili alla schiena in piazza Canneto, all’Arenella. Il 9 luglio venne gambizzato un 33enne in Vico Cappella a Pontenuovo alle 9 di sera in una strada ancora affollata. La mattina dello stesso giorno veniva ucciso un uomo nel quartiere di Ponticelli.
Ormai gli episodi di spari si sono fatti fin troppo frequenti per essere sottovalutati. Cosa sta succedendo a Napoli? Il timore di una guerra in corso è forte.
L’incubo è di tornare agli anni di buio in cui il centro storico era territorio di guerra di gruppi organizzati
Giovanni Leuci, da fine marzo a capo della Squadra Mobile della Questura di Napoli, ha recentemente dichiarato: “È indubbio che i Quartieri Spagnoli, e in generale il centro storico, sono al centro delle nostre attenzioni. Non possiamo consentire che tutto quello che di buono è stato fatto negli anni per rilanciare quell’area, con tutte le spinte turistiche che hanno garantito, venga rovinato da bande di criminali. Noi siamo molto attenti alle istanze degli imprenditori e ai tentativi di infiltrazioni della camorra. Non ci sorprende che possano tentare di infiltrarsi nel turismo o che tentino di estorcere anche in quel settore.“