Chiara Jaconis, la giovane di 30 anni originaria di Padova ma residente a Parigi, era a Napoli per una visita di piacere insieme al fidanzato. Prima di andare via avevano deciso di fare un ultimo giro ai Quartieri Spagnoli, che purtroppo gli è costato la vita. Chiara è stata infatti colpita alla testa da una statua caduta da circa 15 metri.
Sarebbe caduta dalle mani di un bambino la statua di onice nero che ha colpito Chiara. In seguito alle indagini risultano esserci due indagati. Una coppia con due figli di cui uno – secondo gli inquirenti – avrebbe fatto cadere la statuetta dal terzo piano, ferendo mortalmente Chiara Jaconis. Questa è l’ipotesi che si sta facendo largo nelle ultime ore, dopo la perquisizione avvenuta stanotte.
Indagati i genitori del bambino che avrebbe fatto cadere la statua che ha colpito mortalmente Chiara Jaconis
Gli agenti di polizia hanno notificato gli avvisi di garanzia ai genitori del piccolo che avrebbe fatto scivolare la statua dal balcone dell’appartamento in via Santa Teresella, ai Quartieri Spagnoli. L’ipotesi di reato è omicidio colposo, ma il minore eventualmente non sarebbe imputabile. La domanda che sorge spontanea è che se davvero un bambino ha fatto cadere giù l’oggetto, com’è possibile che nessuno badasse a lui? Nel registro degli indagati infatti sono stati iscritti gli abitanti della casa e potrebbe esserci anche la baby sitter.
I soggetti indagati avrebbero dichiarato di non riconoscere la statua che ha ferito mortalmente la ragazza. La coppia indagata, due professionisti senza alcun precedente, ha negato che l’oggetto precipitato è di loro proprietà. Si tratta di una statuina ritraente il volto di un faraone, probabilmente un souvenir di viaggio. Si è anche appreso che già in altre occasioni erano balzati giù, dall’abitazione coinvolta nella vicenda, vari oggetti che però non avevano mai determinato gravi conseguenze. Nella mattinata di oggi è stata eseguita anche l’autopsia sul corpo di Chiara. Questa notte la perquisizione decisiva.