L’Associazione Quartieri Spagnoli nasce quando Anna Stanco, fondatrice e presidente, decide di vivere e lavorare in un basso a vico Tre Regine, n° 35/b, sede primaria della cooperativa. La sede storica dell’ente è radicata dal 1978 ai Quartieri Spagnoli come pure un’altra sede a via Trinità Degli Spagnoli 26 e 27. La storica sede comincia ad essere quindi un luogo di ritrovo per i quartierani. Tutte le problematiche emerse hanno portato poi alla necessità di un intervento e di accompagnamento sociale.
I progetti ideati dall’Associazione Quartieri Spagnoli
Si svolgono una varietà di progetti, tutti assegnati con bandi pubblici. Pertanto l’AQS offre servizi ad almeno 120 persone al giorno, dà lavoro a otto giovani (educatori, animatori o assistenti sociali) assunti a tempo indeterminato oltre ad altri collaboratori che lavorano con prestazioni occasionali. I responsabili hanno operato sempre a titolo gratuito.
L’AQS si occupa dunque di protezione sociale dei più deboli. Prevede volontariato per le donne detenute, alla presenza quotidiana ai Quartieri Spagnoli con lavoro aperto sulla strada e una varietà di servizi per la popolazione locale. Alcune attività ideate e avviate dall’ente sono poi diventate azioni pilota assunte dalle politiche pubbliche del Comune di Napoli come lo Sportello Sociale, il Tutor per l’affido, il Maestro di strada, i Nidi di mamme, i Laboratori di Educativa Territoriale. L’AQS opera nelle scuole, attirando i finanziamenti e animando attività extrascolastiche pomeridiane per bambini e adolescenti di famiglie in condizioni di povertà economica ed educativa.
Sostegno studio e avviamento al lavoro
“La logica – racconta ai nostri microfoni l’educatrice Eleonora Dell’Aquila – è sempre stata quella di creare attività che potessero anche proprio materialmente incuriosire e tenere i ragazzi attivi. Quindi siamo passati da essere un’associazione di volontariato a una del terzo settore. Ora siamo una Onlus e partecipiamo a bandi del comune, bandi della regione, delle fondazioni e in base a questo gestiamo quindi poi i progetti che eventualmente vinciamo e ci vengono assegnati.
Da anni gestiamo l’educativa territoriale. Questo progetto comunale prevede l’accoglienza di minimo 48 minori fascia 6-16 anni. Un progetto che si svolge tutti i pomeriggi che prevede l’accompagnamento allo studio e un’altra serie di attività. Oltre a una parte importante di attività estive, perché iniziamo a settembre e chiudiamo a fine luglio, ci sono una serie di progetti di accompagnamento allo studio, c’è l’educativa territoriale, progetti del PNRR in contrasto alla dispersione. Attività di studio di solito rivolte ai ragazzi che stanno ancora nell’obbligo scolastico. Poi ci sono progetti di avviamento al lavoro che riguarda i ragazzi che sono fuori dal circuito scolastico.”