NAPOLI – Ieri pomeriggio in via Chiaia si è sfiorata la tragedia. Un vaso con una pianta è precipitato da un balcone nei pressi del civico 111, mancando per un soffio una bambina che stava passando con la sua famiglia. Il vaso si è schiantato a terra a pochi centimetri dalla piccola, provocando il panico tra i presenti. È stato solo un caso se non si è trasformato in dramma un gesto di totale incuria.
La segnalazione è stata subito rilanciata dal deputato Francesco Emilio Borrelli, presente sul posto. “Per poco non c’è scappato il morto”, ha scritto sui social, chiedendo l’intervento immediato del Comune: “Va vietata l’esposizione di piante all’esterno dei balconi. Serve una circolare urgente per evitare nuove tragedie”.
Tragedia sfiorata a via Chiaia
Sul posto è intervenuta anche la Polizia Municipale per gli accertamenti. Non è il primo episodio del genere, e quanto accaduto riaccende i riflettori sul pericolo costante rappresentato da oggetti sporgenti o mal fissati ai balconi. Il rischio è quotidiano. Via Chiaia, luogo di passeggio e incontri, non può diventare teatro di simili episodi. Chi vive in città lo sa: basta un attimo, un gesto sbagliato, e può succedere l’irreparabile. Dopo la paura, ora serve una risposta concreta da parte delle istituzioni.
Il fatto ha inevitabilmente riportato alla mente la morte assurda di Chiara Jaconis, la giovane padovana che nel settembre dello scorso anno perse la vita colpita da un oggetto caduto da un palazzo nei Quartieri Spagnoli. Si trovava in città con il suo ragazzo per una piacevole visita turistica. Una visita che si è conclusa nel peggiore dei modi. A fare scalpore ci fu anche il video del momento in cui Chiara subisce il colpo alla testa.
Ancora oggi la famiglia chiede verità e giustizia. Dopo oltre 7 mesi non ci sono ancora colpevoli. Sia la mamma he la sorella Roberta Jaconis, hanno a più riprese fatto appello per conoscere la verità e chiedere giustizia.
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