
Foto di CalcioNapoli
Dopo il fallimentare decimo posto della passata stagione, il Napoli torna sul tetto d’Italia, battendo 2-0 un ormai salvo Cagliari. Per i Partenopei è il secondo Scudetto in tre anni, il quarto della storia. Vinto dunque il serratissimo testa a testa contro l’Inter, che chiude il campionato a -1 dagli azzurri. Al Maradona, la squadra di Conte ha ottenuto 45 punti su 57 disponibili, meglio di ogni altra squadra in Serie A. Ci sono alcune partite che i tifosi azzurri ricorderanno per molto tempo, disputatesi al Maradona.
Napoli-Parma 2-1
Dopo la roboante vittoria per 3-0 contro il Bologna, gli azzurri tornano al Maradona Sabato 31 Agosto, per sfidare il neopromosso Parma guidato da Fabio Pecchia, che dal 1993 al 1997 ha indossato la casacca partenopea. Quello sceso in campo era un Napoli che doveva trovare ancora un vero assetto tattico, oltre che l’MVP del campionato; McTominay
Nell’11 titolare, Raspadori ricopriva il ruolo di punta centrale, siccome Lukaku non era ancora pronto per disputare 90 minuti. Il match inizia nel peggiore dei modi, con Bonny che trasforma il rigore dello 0-1 per il Parma al minuto 19 della prima frazione di gioco. Il parziale resta invariato fino al 75esimo minuto: Neres si invola sulla fascia di destra e un’uscita scellerata del portiere del Parma Suzuki ferma la galoppata del Brasiliano, in maniera irregolare. L’intervento dell’estremo difensore Ducale viene punito con un cartellino rosso, e per l’ultimo quarto d’ora il Parma giocherà in 10 uomini, con Del Prato che coprirà improvvisamente il ruolo di portiere.
Il subentrato Lukaku infila il difensore nell’inedito ruolo, trovando il gol del pari al minuto 92. Quattro minuti dopo, l’assedio azzurro si concretizza con il colpo di testa di Anguissa che regala un successo agli azzurri, che prima del 75esimo minuto sembrava quasi impossibile. Per il Napoli questa partita è stata fondamentale per far capire ai tifosi che gli azzurri erano sul pezzo, e avrebbero fatto di tutto per rendere la città orgogliosa di loro.
Napoli-Venezia 1-0
Nella 18esima giornata di Serie A, gli azzurri di Conte battono il Venezia con il finale di 1-0. Il match viene deciso da Jack Raspadori che fa cadere il muro dei giocatori del Venezia resistito per 79 minuti. La prima frazione di gioco è puro dominio azzurro che crea molte palle gol, tutte fermate però da un fenomenale Stankovic, che ipnotizza dagli 11 metri Lukaku, respingendo il rigore del Belga. Il primo tempo si conclude dunque in perfetta parità.
Nella seconda frazione di gioco mister Conte decide di smuovere gli equilibri e al minuto 70 fa il cambio che si rivelerà decisivo, fuori Anguissa per fare spazio a Jack Raspadori, che dopo appena 9 minuti timbra il cartellino e porta avanti il Napoli. Gli ultimi palloni il Napoli li gestisce in maniera abbastanza tranquilla e dunque il match finisce con il finale di 1-0 per gli azzurri. Alla fine della 18esima giornata il Napoli è primo in classifica a 41 punti, insieme all’Atalanta che durante questa giornata frena all’Olimpico contro la Lazio.
Napoli-Juventus 2-1
La 22esima giornata di campionato vede sfidarsi il Napoli e la Juventus ancora imbattuta in campionato, che però in trasferta a Napoli non vince dal 3 Marzo 2019, quando lo stadio si chiamava ancora “San Paolo”. A Napoli la partita contro la Juve non è una partita come le altre, e la spinta dei tifosi è importante. Il primo tempo il Napoli non lo approccia bene, ed è grazie a Meret che fino al 43esimo il parziale è fermo sullo 0-0.
Al minuto 43 però cade il muro azzurro. Dopo un maldestro intervento di Anguissa la palla arriva sui piedi del debuttante Kolo Muani che punisce in Napoli e porta in vantaggio la Juventus. Il primo tempo dunque termina con il parziale di 0-1. Ma il Napoli non molla mai ed è al 57 che Frank Anguissa riscatta il suo errore e con un’incornata di testa trova l’angolo di sinistra e purga Di Gregorio, che pochi minuti prima si era superato su un colpo di testa di Lukaku.
È proprio Lukaku che ribalta la partita. Minuto 68, Locatelli travolge in area di rigore Scott McTominay, ed è penalty per gli azzurri. Dal dischetto va Lukaku che spiazza l’estremo difensore bianconero e porta in vantaggio gli uomini di Conte. Il Maradona è una bolgia fino alla fine del match. Il Napoli batte la Juventus e vola a +6 dall’Inter che però deve recuperare due partite. Tra le note della celebre canzone di Massimo Ranieri “’O surdato ‘nnammurato”, il Napoli si gode la vetta in solitaria.
Napoli-Inter 1-1
Sabato 1° marzo, ben oltre un mese dall’ultima vittoria, gli azzurri ospitano al Maradona la capolista Inter, avanti di un solo punto. Lukaku e soci hanno manifestato un calo di forma importante inanellando tre pari con Roma, Udinese e Lazio, e incassando una sconfitta pesante in casa del Como la settimana precedente. In evidente crisi di gioco, i partenopei devono evitare in ogni modo la sconfitta per scongiurare un rischio di fuga nerazzurra.
Il gol di Dimarco con una perla su punizione al 22esimo è una vera pugnalata per gli azzurri, un colpo che sembrava avesse spento completamente le speranze scudetto. Fino all’87esimo l’Inter giocando una partita molto sporca riesce a mantenere il vantaggio, sembra tutto ormai mandato all’aria. Ma una percussione di Lobotka porta Billing a uno contro uno con Martinez, che inizialmente lo ipnotizza, ma sulla ribattuta non può nulla, 1-1. Ora tutti ci credono, gli azzurri vanno 100 volte più forte rispetto agli uomini di Inzaghi. Al 94esimo il Napoli rischia addirittura di ribaltare completamente la partita e il campionato, ma un monumentale Martinez neutralizza il tiro di Ngonge.
A 11 giornate dalla fine, la classifica resta invariata, con l’Inter a +1 dall’armata di Conte.
Napoli-Cagliari 2-0
Venerdì 23 Maggio, una data indimenticabile che entra negli annali della storia del Napoli. 38esima giornata di Serie A, la classifica vede il Napoli a +1 dall’Inter a 90 minuti dalla fine del campionato. Il Napoli è impegnato al Maradona contro il Cagliari, già salvo, l’Inter invece affronta il Como in trasferta. Tra le strade di Napoli si respira un’aria diversa, un’aria di gioia mescolata a tanta tanta tensione. Lo stadio va sold-out dopo neppure 20 minuti dall’uscita dei biglietti.
É tutto pronto, alle 20:45 inizia l’ultimo atto di una delle Serie A più avvincenti di sempre. Nel primo tempo il dominio è del Napoli che prima con Raspadori, poi con Rrahmani ed infine con Spinazzola va vicino al gol, ma la porta del Cagliari sembra stregata. Nel mentre a Como l’Inter passa in vantaggio al 20esimo con l’incornata di testa di De Vrij. A 70 minuti dalla fine del campionato, l’Inter è campione d’Italia.
Ma nel Napoli c’è un fenomeno, approdato da Manchester nella sessione estiva di calciomercato, Scott McTominay. Politano dalla destra fa partire un cross verso il centro dell’area di rigore, dove Scott fa da padrone e con una rovesciata batte Scherri e porta in vantaggio il Napoli. La panchina del Napoli invade il terreno di gioco per osannare il centrocampista scozzese, nonché MVP della Serie A.
A 45 minuti dalla fine del campionato il Napoli è campione.
Nella ripresa al Sinigaglia l’Inter raddoppia con Correa e chiude così il match. Al Maradona invece il condottiero di Conte, Lukaku, riceve palla a centrocampo e parte in velocità, al limite dell’area di rigore supera il suo marcatore Mina e facendo a sportellate con tutto il Cagliari, raddoppia.
Sugli spalti l’entusiasmo è alle stelle, fumogeni e cori intonati fino alla fine della partita. Alle 22:48 del 23 Maggio il Napoli torna campione e vince per la quarta volta nella sua storia il campionato italiano.
Quella dei partenopei è stata una stagione eroica e piena di colpi di scena, infortuni e cessioni, che però alla fine non hanno impedito agli azzurri di conquistare il tricolore.