Nella mattina di giovedì 11 luglio, un terremoto di magnitudo 2.6 ha sorpreso i bagnanti nel comune di Monte di Procida. Intanto gli operatori che monitorano il fenomeno bradisismico nei Campi Flegrei si trovavano su di una imbarcazione dinanzi al litorale per le consuete attività di rilievo anche con droni.Il sisma ha avuto come conseguenza il crollo di anche un pezzo di costone che è precipitato a mare. Gli studiosi non hanno chiarito se sia stata una diretta conseguenza dello sciame sismico a causare il crollo. Di certo il cedimento è avvenuto nel medesimo frangente, come ha chiarito dal sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione.
Non è la prima volta che si verificano questi fenomeni ma oggi la preoccupazione è stata maggiore visto che, poco prima, si era verificata una scossa di terremoto di magnituto 2.6 anche se l’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv non ritiene che ci sia correlazione tra i due fenomeni considerato anche il fatto che la scossa è avvenuta in un punto distante da quello dove si è verificato il crollo. Secondo quanto riportato da fonti locali non ci sarebbero feriti in quanto la zona era già stata isolata ed era sotto monitoraggio proprio per il pericolo di crolli.
Campi Flegrei le zone a rischio per il terremoto
Nella medesima zona sono diverse le aree interdette al passaggio perché a rischio frana, nell’area della Marina di Torrefumo che collega il porto di Acquamorta, a Monte di Procida, con il litorale di Miliscola, a Bacoli. Ed è proprio in una di queste che è avvenuto il crollo questa mattina, su una parte di promontorio a picco sul mare che fortunatamente non ha creato problemi ai bagnanti.