In piazza Municipio a Napoli, per tutto il tempo, Daniela Di Maggio ha stretto al petto la foto di suo figlio Giovanbattista Cutolo. Nel punto esatto in cui è stato ucciso, esattamente un anno fa, in tanti si sono riuniti per ricordare il 24enne napoletano, musicista dell’Orchestra Scarlatti, assassinato durante una lite tra ragazzi. In quella notte fatale, la comitiva di “Giogiò” fu presa di mira da una “paranzella” di giovanissimi. Un ragazzo presente, si scoprirà poi appena 17enne, tirò fuori una pistola e sparò a Giogiò uccidendolo.
Giovanbattista Cutolo ennesima vittima di violenza
Tra piazza Municipio e via Acton si sono riuniti numerosi cittadini, tra loro anche i musicisti dell’Orchestra Scarlatti e rappresentanti di associazioni del territorio. Tra le Istituzioni presenti il prefetto di Napoli Michele di Bari, il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero e il vice sindaco Laura Lieto. Ed ancora: l’assessore alla legalità Antonio De Iesu, il deputato Francesco Emilio Borrelli, il consigliere regionale Severino Nappi e i vertici delle forze dell’ordine.
Daniela Di Maggio ha dichiarato: “Sappiamo benissimo che venti anni sono solo sulla carta, se queste persone non scontano fino in fondo avranno sempre il delirio di onnipotenza”.
Il Prefetto di Napoli Michele di Bari
In seguito, riportiamo le parole del Prefetto di Napoli: “In questo tragico evento luttuoso che ha annichilito e lastricato a terra i genitori e la sorella, la comunità ha avuto una rapida risposta giudiziaria. Ma quella che interpella la coscienza di ognuno ed invoca un cambio di passo, soprattutto tra i giovani e giovanissimi, è affidata ad ogni persona. Alle diverse sensibilità e a coloro che sfidano il quotidiano per sconfiggere ogni forma di rassegnazione. Bisogna evitare che la tragedia resti relegata in un angolo di cronaca giudiziaria. È l’ora di un poderoso sussulto che reclama una singolare attenzione su una morte, come altre avvenute in un modo così assurdo, allo scopo di rendere anche visibile il perseguimento di nuovi obiettivi per irrobustire la coesione sociale”.