
In Campania, dopo i campionamenti effettuati il 14 aprile 2025, l’Arpac ha comunicato l’esito, con divieto, delle analisi sulle acque marine con ben undici spiagge sono risultate non conformi ai parametri di legge. Di conseguenza, è scattato il divieto di balneazione per motivi legati alla salute pubblica e alla sicurezza ambientale.
Le zone interessate si trovano in diverse province: Napoli, Salerno e Caserta. In provincia di Napoli, il mare è risultato inquinato presso la Villa Comunale di Castellammare di Stabia e all’Ex Cartiera, oltre che lungo il litorale di Pozzuoli, in particolare nei tratti che comprendono lo Stabilimento Balneare, la Stazione Marina di Licola, il Lido di Licola e la zona a nord del depuratore di Cuma.
Campania, spiagge esposte a divieto a Salerno e Caserta
A Salerno, sono vietate le acque in prossimità del Lido Spineta a Battipaglia, della Spiaggia Libera tra il Fuorni e il Picentino, e nella zona Est del Fiume Irno, tutte interessate da livelli elevati di batteri indicatori di inquinamento fecale. In provincia di Caserta, lo stop è stato imposto al tratto di mare a sud del Fiume Garigliano, nel comune di Sessa Aurunca, dove i campioni prelevati hanno mostrato una qualità scarsa.
La causa dei divieti è legata principalmente alla presenza di escherichia coli e enterococchi intestinali oltre i limiti consentiti. Questi batteri, indicatori di contaminazione fecale, possono rappresentare un rischio per la salute dei bagnanti. Soprattutto in presenza di ferite o durante l’ingestione accidentale di acqua.
Monitoraggio Arpac
L’Arpac continuerà il monitoraggio costante nei mesi a venire, aggiornando le autorità competenti e la cittadinanza. I Comuni coinvolti dovranno esporre i cartelli informativi con il divieto e garantire controlli sulle aree interdette. In vista dell’estate, massima attenzione ai dati ufficiali. La tutela della salute viene prima di tutto. restate informati consultando il sito ufficiale dell’Arpac.