
C’è un pezzo di Napoli che non si trova nelle guide turistiche, ma che ha fatto il giro del mondo, stiamo parlando di Largo Maradona, un angolo dei Quartieri Spagnoli trasformato in luogo di culto grazie alla visione e alla determinazione di Antonio Esposito, detto “Bostik” con la sua Bodega de D10S. A raccontarne la storia arriva al cinema Bostik – La Bodega de D1OS, documentario diretto da Mauro Russo Rouge, distribuito da Piano B Distribuzioni come evento speciale il 26, 27 e 28 maggio.
Prodotto da Systemout e scritto dal regista insieme ad Alessio Brusco, il film segue il percorso umano e simbolico di Bostik. Figura chiave nella vita del quartiere. Negli anni ’90 fu lui a volere fortemente un tributo permanente per Diego Armando Maradona. A realizzare materialmente l’opera fu l’artista Mario Filardi, che con pennelli e visione rese eterno il volto del Pibe de Oro su una parete che da allora non ha mai smesso di parlare.
La Bodega de D1OS e il murale di Maradona
Non è solo un murale di Maradona: è un presidio identitario. Oggi quella piazza accoglie sciarpe, foto, magliette, ceri votivi e un busto in gesso, diventando meta per pellegrini del calcio e simbolo di orgoglio territoriale. Il documentario, girato tra i vicoli, le voci e i colori autentici della Napoli popolare, restituisce l’anima vera dei Quartieri Spagnoli, dove Maradona non è un’icona, ma un parente, un santo, una speranza.
Attraverso il racconto di Bostik e le immagini vive del suo “altare”, Mauro Russo Rouge ci porta in un mondo dove il calcio è lingua madre e il riscatto passa dai gesti di chi crede. Quella parete dipinta da Filardi, voluta da Esposito, è oggi patrimonio collettivo, memoria viva e promessa di futuro.
Verso lo Scudetto
A 4 giornate dal termine del campionato il Napoli si trova in prima posizione con un netto più 3 rispetto all’Inter. I tifosi sono scaramantici ma, anche complice il calendario, gli azzurri sono al momento favoriti per la vittoria del campionato. Il Murale di Maradona, insieme a La Bodega de D1OS dei Quartieri Spagnoli, saranno di nuovo un punto di riferimento per eventuali festeggiamenti.