Un milione di euro è la cifra stanziata dal Comune di Napoli per aiutare gli sfollati della Vela Celeste di Scampia vittime del crollo. Si parla di 400 euro al mese ad un massimo di 900 in base al nucleo familiare. A Palazzo San Giacomo, intanto, prosegue il dialogo tra albergatori e istituti religiosi per offrire sistemazioni temporanee. Il Comune fa sapere che è garantito il presidio esterno all’edificio dell’università di Scampia per i servizi di vigilanza ed antisciacallaggio da parte delle forze dell’ordine. Anche i vigili del fuoco e le ambulanze sono presenti in loco pronti ad ogni evenienza. Nel frattempo, le indagini della Magistratura continuano. Si cercano informazioni più dettagliate sulle cause di questa tragedia che ha causato 3 morti e 13 feriti.

Dal Ministero soluzioni per gli sfollati della Vela Celeste

L’obiettivo è quello di trovare in tempi brevi soluzioni per gli sfollati della Vela Celeste di Scampia. Tema oggetto di discussione al tavolo del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al quale ha partecipato anche il capo dipartimento Fabio Ciciliano. Musumeci spiega: “Occorre trovare una ragionevole soluzione per gli sfollati, sia dal punto di vista normativa che finanziario. E la troveremo in brevissimo tempo, con il contributo di tutte le istituzioni”.

Alla Camera passato un ordine del giorno relativo alla situazione delle Vele

Impegni concreti da parte del Governo e del Comune di Napoli. Soddisfazione del deputato e responsabile nazionale sud del Partito Democratico Marco Sarracino che dichiara: “Siamo riusciti a far cambiare idea al governo su un mio ordine del giorno che prevede un piano di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica del quartiere di Scampia e di aiutare il Comune di Napoli ad affrontare la fase transitoria a seguito della tragedia della Vela Celeste. L’unanimità raggiunta alla Camera è un passo importante”. Poi aggiunge: “Ora, dopo le parole, servono i fatti: il governo intervenga con urgenza sostenendo il sindaco Manfredi e il comune in questa difficile emergenza”.

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