Foto di Alessandro Pierno

Il Montecalvario salva la faccia all’ultima occasione utile. Battendo 2-1 l’Interpianurese nel playout, la storica squadra dei Quartieri Spagnoli riesce a mantenere la Prima Categoria, scongiurando un esito che sarebbe stato disastroso. Una vittoria fondamentale, ma che non può cancellare una stagione estremamente negativa, da archiviare in fretta facendo tesoro degli errori commessi, tanto dalla società quanto dalla squadra.

Una stagione da dimenticare: ora serve ripartire

Il Montecalvario, che nelle ultime due stagioni aveva dominato la Terza e la Seconda Categoria, si è ritrovato a giocarsi la permanenza soltanto in extremis. Un fatto imbarazzante se si pensa che, fino a poco tempo fa, annientava avversari come Pasquale Foggia e Rangers Qualiano — oggi protagoniste assolute, con il Pasquale Foggia addirittura vincitore del campionato dopo il successo ai rigori nello spareggio in vetta proprio contro i Rangers. Bravi loro.

Non ci si aspettava certo che il Montecalvario ripetesse un dominio assoluto in Prima Categoria, ma era lecito aspettarsi una salvezza tranquilla, ampiamente alla portata di questo gruppo. La salvezza, alla fine, è arrivata: il minimo sindacale per una società con la storia e la tradizione dei Quartieri Spagnoli.

Vittoria “alla maniera del Montecalvario” contro l’Interpianurese

Contro l’Interpianurese, la squadra è scesa in campo con il piglio giusto, interpretando il match “alla maniera del Montecalvario“. Formazione schierata con un 3-5-2: De Falco tra i pali; Cioffi (capitano), Miccio e Goffredo in difesa; Montagna e Natale sugli esterni; centrocampo formato da Cascella, Danilo Musto e Andrea Esposito; Aveta e Piccolo in attacco.

Il Montecalvario ha subito aggredito gli avversari, impedendo loro di organizzarsi, mentre l’Interpianurese tentava timide ripartenze con lanci lunghi. Dopo pochi minuti, Alessandro Aveta — il migliore in campo — conquista un rigore trasformato con freddezza da Antonio Montagna. Poco dopo, un pressing alto di Danilo Musto consente il recupero palla, cross in area e ancora Aveta che insacca il 2-0. L’ingaggio a gennaio di Alessandro Aveta, rientrato dal Sanità United, si è rivelato decisivo: senza di lui, la salvezza sarebbe stata una missione quasi impossibile.

Alessandro Aveta

Il Montecalvario ha poi controllato intelligentemente la partita fino al termine. Nonostante l’Interpianurese, mai doma (un plauso va riconosciuto agli avversari per la loro tenacia), abbia accorciato le distanze nel secondo tempo, i Quartieri hanno gestito senza particolari patemi. Anzi, hanno più volte sfiorato il tris con De Angelis, Aveta e due clamorose occasioni di Cammarota, che nella seconda occasione a porta vuota non è riuscito ad agganciare il pallone. Si è sofferto fino al 96′, ma la vittoria è stata netta e meritata, senza necessità dei tempi supplementari.

Gli uomini chiave della salvezza del Montecalvario

Tra i protagonisti della stagione, spicca Danilo Musto, autentico esempio di professionalità, continuità e attaccamento alla maglia dei Quartieri Spagnoli.

Danilo Musto, MVP della stagione

Insieme a lui Simone De Angelis ha offerto prestazioni di altissimo livello contendendosi fino alla fine con Musto il titolo di migliore della stagione. Menzione d’onore per Gianmarco Aceto, che ha interpretato tutto l’anno il ruolo di “dodicesimo uomo” con serietà e affidabilità, dimostrando quanto sia fondamentale avere in rosa elementi sempre pronti. Va lodato Antonio Romano, a tratti commovente per la sua generosità, che è rientrato in squadra a gennaio contribuendo a ricompattare uno spogliatoio che sembrava perso, dando anche il suo prezioso aiuto sul campo. Importanti Emanuele Piccolo, che nonostante non sia un bomber di razza ha sempre fornito il suo impegno al 100%, senza timore di sacrificarsi, e il giovane Luigi Goffredo, che ha saputo disimpegnarsi sia da terzino che da braccetto nella difesa a 3.

Luigi Goffredo

Pietro De Chiara è senz’altro una grande bocca da fuoco della squadra, ma non sempre ha avuto modo di scendere in campo. Andrea Esposito non può non essere menzionato: quando è in forma è il giocatore con più qualità in rosa. Antonio Montagna ha avuto una stagione complicata per motivi extra campo: ci si aspettava forse di più da lui – incluso che potesse ereditare la fascia di capitano da Cioffi – ma va detto che ogni volta che ha dato il suo apporto lo ha fatto alla grande, come dimostrato anche oggi con il goal.

Antonio Montagna

Da sottolineare il grande lavoro di Giuseppe Musto, rientrato in corsa sulla panchina dopo aver guidato i successi degli anni precedenti. È stato lui a ricompattare il gruppo e a guidarlo verso una salvezza che, a un certo punto, sembrava tutt’altro che certa.

Giuseppe Musto: “Confermo, Danilo migliore della stagione. Quello che più contava era rimanere nella categoria. È stato un anno agro dolce, non potevo certo andare in pensione calcistica con la macchia della retrocessione, dal momento che quella del Montecalvario è una macchina creata da me.

Ringrazio tutti i giocatori e specialmente quelli che ho impiegato poco. Molti di loro sarebbero stati titolari in qualsiasi altra squadra del nostro girone, ma si sa nel calcio bisogna fare delle scelte e nemmeno io sono immune da errori di valutazione. Ringrazio anche Ciro Criscuolo per la grande disponibilità avuta nel corso della stagione.

Sul possibile addio: “Il mio futuro dipenderà dalla società. Non voglio restare a meno che non ci sia un progetto serio per fare una stagione all’altezza del nome del Montecalvario l’anno prossimo.

Montecalvario, ora guarda al futuro

Il Montecalvario deve ripartire immediatamente. Il successo nel playout non deve nascondere le profonde lacune di una stagione disastrosa. Serve una rifondazione lucida e concreta, imparando dagli errori commessi, per riportare dignità e ambizione ai Quartieri Spagnoli.

La salvezza è stata il minimo. Ora bisogna costruire per tornare ad essere protagonisti

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