Una donna di 64 anni è rimasta gravemente ferita nell’incendio via Foria, a Napoli, a seguito dell’esplosione in un locale a due passi da “A figlia do marenaro” e “Da Corrado“.

È ricoverata in Terapia Intensiva presso l’Ospedale del Mare di Napoli R. N. di 64 anni. Si tratta della donna rimasta coinvolta nel grave episodio che ha scosso la zona tra via Peppino de Filippo e via Foria. Le sue condizioni sono serie ma stabili. Dopo essere stata sottoposta a un intervento di embolizzazione per contenere una lesione interna, sarà trasferita in reparto di degenza nelle prossime ore.

La donna, maestra elementare, si trovava nel suo appartamento al primo piano dello stabile, proprio sopra al deposito del ristorante, al momento dello scoppio. È stata estratta viva dalle macerie dai soccorritori, inizialmente trasportata all’Ospedale dei Pellegrini e successivamente trasferita a Ponticelli. Con lei si trovava il marito, coetaneo, che ha riportato solo alcune contusioni e non ha avuto bisogno di ricovero.

Incendio via Foria: un morto, feriti e stabile danneggiato

L’incendio via Foria, esploso alle 19 di martedì 25 giugno, ha avuto origine da una forte esplosione nel deposito del ristorante “da Corrado”. Secondo una prima ricostruzione, la causa sarebbe una fuga di gas: inizialmente si è ipotizzato l’uso di bombole, ma i titolari del locale hanno precisato che l’ambiente è servito da regolare allaccio alla rete di distribuzione. L’esplosione ha provocato il crollo parziale dello stabile e danni significativi anche al nuovo locale in fase di apertura della “Figlia d’o Marenaro”, situato di fronte.

Nel disastro ha perso la vita Giovanni Scala, 53 anni, che si trovava all’interno del deposito al momento della deflagrazione. Altre due persone sono rimaste ferite in modo lieve e sono state medicate sul posto dal personale del 118.

Le operazioni di soccorso sono andate avanti tutta la notte: i Vigili del Fuoco hanno lavorato per rimuovere le macerie e mettere in sicurezza l’intera area, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause esatte dell’esplosione.

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