La chiusura del Parco Viviani è avvenuta ormai 3 settimane fa senza alcun preavviso e sta provocando forte preoccupazione tra i residenti e tra tutti coloro che negli ultimi dieci anni hanno riportato in vita questo spazio verde con lavoro volontario e iniziative gratuite. Una chiusura improvvisa e priva di qualsiasi comunicazione ufficiale che ha fatto scattare l’allarme nel quartiere.

A raccontare la situazione è il Collettivo Viviani, attivo da oltre dieci anni nella cura del parco. “Quando arrivammo nel 2014 il parco era chiuso da circa dieci anni – spiega Renato, uno dei volontari -. Negli anni abbiamo organizzato attività, eventi gratuiti, giornate di volontariato e creato un dialogo costante con le istituzioni per evitare che questo luogo tornasse nell’abbandono.

Operazione di pulizia

Perché il Parco Viviani è stato chiuso? Nessuna risposta ufficiale

La chiusura sarebbe legata alla presenza di alberi pericolanti e alla necessità di interventi di messa in sicurezza. Tuttavia, come denuncia il Collettivo, nessuno è in grado di fornire tempi certi, né informazioni formali su uno dei pochi polmoni verdi della zona.

A peggiorare il quadro c’è un altro elemento citato dai volontari:
i guardiani che tenevano aperto il parco stanno per andare in pensione e non esiste alcun piano per garantire una futura guardiania stabile. Una situazione che fa temere il ritorno allo stesso copione di dieci anni fa: cancelli chiusi, interventi rimandati, spazio abbandonato.

Il rischio è che la chiusura diventi definitiva o comunque a tempo indeterminato” prosegue Renato.
Un déjà-vu che i cittadini non sono più disposti ad accettare.

Parco Viviani chiusura – Il presidio del 15 novembre

Per mantenere alta l’attenzione e per chiedere risposte chiare alla Municipalità 2, il Collettivo ha organizzato un presidio sabato 15 novembre, alle 10:30, davanti all’ingresso principale del parco in via Girolamo Santacroce.

L’obiettivo è semplice ma fondamentale. Non bisogna assolutamente permettere che il parco venga dimenticato. Bisogna dunque riportare la questione al centro del dibattito e ottenere un impegno scritto per la sua messa in sicurezza e riapertura.

Collettivo Viviani

Il parallelo con il Parco dei Quartieri Spagnoli

Per chi vive i Quartieri Spagnoli, la storia non è nuova. Qualche mese fa Gridalo raccontò la vicenda del Parco dei Quartieri Spagnoli, rimasto chiuso a lungo tra abbandono, burocrazia e interventi mai avviati. Anche in quel caso furono i cittadini, e non le istituzioni, a denunciare l’inaccettabile gestione del verde pubblico.

Il caso del Parco Viviani richiama lo stesso schema:

  • chiusure improvvise
  • zero comunicazioni
  • manutenzione insufficiente
  • personale in uscita senza sostituzioni
  • rischi concreti di abbandono

Due parchi, due quartieri diversi, un’unica identica dinamica.

Una domanda semplice: perché Napoli non tutela i suoi parchi?

La vicenda del Parco Viviani riapre un tema centrale per la città:
perché il verde pubblico viene trattato come un peso e non come un diritto?

I cittadini non chiedono favori. Chiedono:

  • manutenzione
  • sicurezza
  • trasparenza
  • continuità dei servizi
  • spazi vivibili e aperti

Il Parco Viviani merita risposte, non silenzi.
E la mobilitazione del 15 novembre potrebbe essere il primo passo per impedirne un nuovo, lungo oblio.

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