
Foto da: agenzianova.com
Ancora paura ai Quartieri Spagnoli, dove nella tarda serata di sabato si è registrata una nuova sparatoria, questa volta in via Nardones. Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi in piena strada, generando momenti di forte tensione tra i residenti, già provati da mesi difficili.
Negli ultimi tempi, infatti, si sono moltiplicati gli episodi di violenza nella zona. Diverse stese, piccoli agguati e sparatorie hanno minato la serenità dei nostri vicoli. Gli abitanti stanno vivendo un periodo di paura che ricorda i giorni pre turistificazione.
Sparatoria ai Quartieri Spagnoli: cosa è successo
Sabato sera, un giovane studente ha rischiato la vita durante la sparatoria Quartieri Spagnoli, salvandosi per miracolo. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine, allertate da numerosi cittadini. Le indagini sono in corso per risalire ai responsabili di questo ennesimo episodio che, fortunatamente, non ha causato feriti.
Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha denunciato l’accaduto, sottolineando come la violenza stia divorando Napoli. Borrelli ha inoltre criticato duramente le politiche di sicurezza del governo, accusato di aver chiuso troppi presidi di polizia nei quartieri più sensibili. Ha raccolto la testimonianza dello studente presente sul posto al momento della sparatoria: il giovane, per sua stessa ammissione, si è salvato per miracolo. Queste le parole del deputato sui propri canali social: “Siamo di fronte all’ennesima tragedia sfiorata. La violenza che sta divorando Napoli deve essere fermata con ogni mezzo. Non possiamo più permettere che un ragazzo rischi la vita per strada”. Il deputato ha poi puntato il dito contro le politiche di sicurezza, accusando il governo di chiudere commissariati e caserme mentre le armi continuano a seminare paura in Campania. “Servono rinforzi veri, non promesse”.
Carenza delle istituzioni
Oggi più che mai i Quartieri Spagnoli sembrano voler tornare ai fasti di un tempo, quando il pericolo era dietro l’angolo. Quelli sembravano tempi ormai lontani eppure ecco che aleggia di nuovo quell’aria. Paura di essere colpiti da qualche proiettile vagante, timore di brutti incontri, malamovida e chi più ne ha più ne metta.
Il turismo aveva solo nascosto questi problemi sotto il tappeto, senza davvero eliminarli. Le istituzioni non sono state in grado di dare nuova linfa al nostro quartiere, nonostante siamo riusciti a emergere da soli. Non bisognava far altro che dare supporto. Un supporto che puntualmente è venuto a mancare ed anzi ha peggiorato la situazione con la chiusura del Parco dei Quartieri spagnoli, luogo di aggregazione sociale e che grazie al lavoro svolto dalle associazioni del territorio riusciva a togliere dalla strada ragazzini difficili.