foto: La Gazzetta dello Sport
Domani alle 18:00 il Napoli capolista affronta un Lecce ferito ma agguerrito: servono tre vittorie e un pareggio per la matematica certezza dello Scudetto
La corsa al titolo entra nella fase più delicata. Domani, sabato 2 maggio, il Napoli di Antonio Conte sarà ospite del Lecce allo stadio Via del Mare alle ore 18:00, proprio laddove il tecnico salentino ha mosso i primi passi nel calcio che conta. Con l’Inter ormai staccata, e dopo l’ultimo successo con il Torino che ha consolidato il primato in classifica, gli azzurri sanno che bastano tre vittorie e un pareggio per laurearsi Campioni d’Italia.
Ma attenzione: la trasferta di Lecce è probabilmente la più ostica tra quelle rimaste. A seguire ci saranno infatti sfide contro Genoa, Parma e Cagliari, squadre che, almeno sulla carta, hanno ben poco da chiedere a questo finale di stagione.
Lecce-Napoli: sfida tra opposti, ma la posta in palio è alta per entrambi
Il Lecce arriva alla sfida reduce da un 1-1 a Bergamo contro l’Atalanta in un match segnato da forti polemiche. Il club salentino ha chiesto lo spostamento dell’incontro dopo la tragica scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista della squadra. La Lega Serie A ha però respinto la richiesta, scatenando indignazione tra tifosi, media e addetti ai lavori.
Nonostante il dolore, la squadra di Giampaolo ha reagito con dignità e cuore, strappando un punto pesante in chiave salvezza. Domani sarà spinta da motivazioni extra, e per il Napoli sarà tutt’altro che una passeggiata.
Le probabili formazioni di Lecce-Napoli: Conte si affida a Rafa Marin, Giampaolo ritrova Krstovic
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Marin, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Spinazzola.
Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Pierret; Pierotti, Krstovic, Tete Morente.
Conte conferma il 4-3-3, con Spinazzola nel tridente e Raspadori in panchina. Tutto fa pensare che Conte non stravolgerà la squadra tatticamente, quindi dovrebbe toccare a Rafa Marin, promosso titolare al fianco di Rrahmani. Non dovremmo assistere al 3-5-2 con Olivera braccetto e Raspadori accanto a Lukaku, ma con Antonio Conte siamo abituati a sorprese dell’ultimo minuto. Giampaolo ritrova Krstovic, che torna al centro dell’attacco.
Inter stanca e distratta? Inzaghi pensa al turnover
A rendere il weekend ancora più cruciale è l’incrocio con il calendario dell’Inter, che affronterà l’Hellas Verona sabato alle 20:45. I nerazzurri scenderanno in campo già conoscendo il risultato del Napoli. Reduci dallo spettacolare 3-3 europeo al Camp Nou contro il Barcellona, i milanesi sembrano orientati a concentrare le energie sulla Champions League. Inzaghi, che per squalifica sarà sostituito dal suo secondo, potrebbe schierare solo Sommer e Bisseck titolari rispetto all’undici di coppa, in vista del ritorno al Meazza. Anche Calhanoglu è stato squalificato dal giudice sportivo, quindi Asslani dovrebbe partire dall’inizio. Per l’infortunio di Lautaro, e le condizioni fisiche non ottimali di Thouram, l’attacco dovrebbe vedere come protagonisti Arnautovic, Correa e il finora deludente Taremi.
Il calendario dell’Inter non è semplice: dopo Verona e Torino, i nerazzurri affronteranno la Lazio alla penultima giornata, una sfida che potrebbe ancora valere un posto in Champions per i biancocelesti. Un passo falso sabato e lo Scudetto potrebbe diventare una formalità per il Napoli.
L’occasione è adesso: il Napoli a Lecce deve stringere i denti
Tutti gli elementi sembrano spingere il Napoli di Conte verso il quarto Scudetto della sua storia. Ma guai a rilassarsi: Lecce è un bivio, e ogni punto pesa come oro. Conte lo sa, e vuole chiudere i conti il prima possibile, senza contare troppo sui passi falsi altrui.
Del mercato e del futuro dell’allenatore si parlerà a tempo debito: adesso c’è solo una priorità. Chiudere il campionato da primi della classe.
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