Ogni settimana alla Foqus hanno luogo una vasta gamma di eventi, che spaziano nel campo dell’arte e dell’editoria. Nell’ambito degli “Incontri con l’autore” a cura de La Feltrinelli, il prossimo martedì 20 giugno vedrà come ospite Sabina Guzzanti. A seguire mercoledì 21 giugno Gaetano Napolitano presenterà la mostra “Animo Popolare” che ritrae i Quartieri Spagnoli.
Alla Foqus Sabina Guzzanti presenta “ANonniMus – Vecchi rivoluzionari contro giovani robot”
Nell’ambito degli “Incontri con l’autore“, martedi 20 giugno alle 18.30, Sabina Guzzanti presenta alla Foqus “ANonniMus – Vecchi rivoluzionari contro giovani robot” (HarperCollins). Parla di hacker, di smart home e di un futuro prossimo in cui siamo ancora in tempo per scegliere. Con l’autrice interviene Titta Fiore. Quest’evento è in collaborazione con Campania Libri Festival.
Sabina Guzzanti è nata a Roma il 25 luglio 1963. Imitatrice, comica, cabarettista, attrice, autrice televisiva, conduttrice televisiva, scrittrice e regista italiana.
“La lunga militanza nell’intrattenimento televisivo, anche in programmi dalla forte vocazione sperimentale (da Matrioska, 1987, ad Avanzi, 1991), dove ha modo di costruire un’impressionante galleria di personaggi, reali e non, spesso ben oltre i confini del grottesco, rivela un talento versatile ed eclettico del quale il cinema – a differenza del teatro – si serve in poche occasioni. Di solito impiegata in piccoli ruoli, ancorché gustosi (come in I cammelli, 1988, di G. Bertolucci), ha la possibilità di riversare il suo istrionismo camaleontico nei tredici personaggi – alcuni creati ex novo, altri mutuati dal repertorio televisivo – interpretati in quell’autentico one (wo)man show che è Troppo sole (1994) di G. Bertolucci.“
“Nel 2002 esordisce nella regia con Bimba – È clonata una stella, dove interpreta una donna vistosa e procace che scopre di essere il clone di un’attricetta americana. Nel 2006 vince il Nastro d’argento per il miglior documentario con Viva Zapatero! (2005) in cui, ripercorrendo le vicende che hanno portato alla chiusura del suo programma televisivo RaiOt (2003), ragiona sulla libertà di informazione. Riunire una banda di comici per sostenere la causa dell’estinzione delle aragoste in Sardegna è, invece, il pretesto narrativo alla base dell’incontro tra vecchi amici in Le ragioni dell’aragosta (2007), dove approfitta di un evento inventato per raccontare piccole storie di amicizie, ironie, malinconie e riflessioni sulla funzione della satira nella società”.