Questa notte, intorno alle 5:30, sei spari hanno riecheggiato tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli continuando la scia di stese di camorra degli ultimi periodi. Fortunatamente, non ci sono stati feriti, ma l’episodio rappresenta un chiaro segnale dell’attività della neocamorra dei Quartieri Spagnoli, che continua a colpire anche mentre le istituzioni promettono maggiore sicurezza.

Subito dopo la segnalazione, una volante del commissariato di Montecalvario si è recata sul posto, tentando di ricostruire l’esatta dinamica degli spari. Al momento, non è chiaro il punto esatto dell’evento, ma le prime informazioni parlano di quella che potrebbe essere l’ennesima “stesa” notturna da parte di giovani legati ai gruppi criminali della zona.

Camorra Quartieri Spagnoli a gamba tesa sul Prefetto

Questo episodio arriva a pochi giorni dalla convocazione straordinaria del Prefetto per discutere piani di controllo e maggiore presenza delle forze dell’ordine sia nei Quartieri Spagnoli sia a Porta Capuana. La contraddizione è evidente. Mentre si parla di strategie per garantire sicurezza e prevenzione sociale, gli spari dimostrano che il territorio resta vulnerabile e a rischio.

I residenti denunciano una crescente sensazione di abbandono e chiedono interventi concreti, non solo dichiarazioni. “Se non ci sono presidi continui, i vicoli diventano un luogo pericoloso ogni notte”, afferma la nostra fonte, un residente quartierano svegliatosi nel cuore della notte dal rumore egli spari.

A quando una vera risposta?

Gli esperti di sicurezza sottolineano che episodi come questi non sono isolati e rappresentano la capacità della neocamorra dei Quartieri Spagnoli di adattarsi rapidamente ai controlli. Serve dunque una risposta coordinata e costante, che unisca repressione e prevenzione sociale, senza lasciare che le parole restino solo sulla carta.

Sono mesi infatti che questa situazione sta andando avanti. Ci ritroviamo a riportare queste notizie praticamente ogni settimana e le istituzioni continuano a non fare nulla. Le parole non bastano. Servono i fatti.

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