La riapertura del murale Maradona ai Quartieri Spagnoli segna un episodio emblematico del rapporto tra cittadini e istituzioni a Napoli. Dopo la chiusura e le proteste che avevano seguito il blitz della Polizia Locale, Comune e commercianti hanno trovato una prima intesa, mostrando una sorprendente celerità quando in gioco c’è il turismo e l’immagine della città.
L’operazione della Polizia Locale, ricordiamo, era stata motivata da denunce per merce contraffatta e furti di energia elettrica. Ma mentre le autorità si muovono rapidamente per salvaguardare un flusso turistico potenzialmente redditizio, quanto tempo passerebbe se la questione riguardasse servizi o sicurezza destinati esclusivamente ai cittadini? La risposta sembra chiara: anni di attese e lentezze burocratiche.
Riapertura murale Maradona: si salvaguarda solo il turismo
Il Comune e i negozianti, rappresentati dall’avvocato Angelo Pisani, hanno trovato un’intesa preliminare che prevede il restyling del murale e la tutela dei cimeli, con un tavolo tecnico nei prossimi giorni per stabilire percorsi di regolarizzazione. Come spiegato dall’avvocato Pisani: “La riapertura e veloce restayling di Largo Maradona e la tutela dei cimeli sono un segnale importante per Napoli e per tutti i suoi cittadini. Perché questo luogo non è solo un punto di riferimento per i tifosi. Ma un vero patrimonio popolare. Un ponte tra memoria, cultura e identità cittadina. Lavoreremo con le Istituzioni per coniugare legalità, sicurezza e sviluppo in uno alla valorizzazione del territorio”.
Il caso di Largo Maradona diventa così specchio delle priorità istituzionali: quando c’è da salvaguardare il turismo e il richiamo internazionale, gli uffici comunali si muovono con sorprendente rapidità. Diverso è il trattamento per problemi quotidiani dei cittadini, dalle strade dissestate alla sicurezza urbana, che rimangono troppo spesso in secondo piano.
Nei prossimi giorni, il Comune organizzerà un tavolo di confronto per definire le modalità amministrative e di gestione del sito, assicurando la conservazione, la fruizione e la valorizzazione del murale. Un risultato positivo, certo, ma che evidenzia un doppio standard: quando conviene agli interessi economici, la prontezza delle istituzioni appare immediata; quando si tratta del cittadino comune, invece, i tempi si dilatano.
La riapertura del murale Maradona è quindi una buona notizia per i turisti e per il quartiere, ma resta un esempio chiaro di come le istituzioni sappiano muoversi solo quando il loro interesse coincide con quello dei cittadini. Gli stessi abitanti dei Quartieri Spagnoli attendono da anni interventi concreti per la sicurezza, la pulizia e la vivibilità. La morale è semplice: se il beneficio è per tutti, meglio non contare sulla velocità dei palazzi del potere.