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I social sono letteralmente impazziti da quando Gino Sorbillo ha presentato la sua nuova pizza, quella con l’ananas. Tantissimi i messaggi in contrasto con l’idea, apparentemente, innovativa di una delle pizzerie più famose di Napoli e del mondo. “Ma che cos’è?” o “Lasciamola agli americani” e ancora “Questa è solo una trovata pubblicitaria“.

In effetti anche a noi è sembrata soltanto una trovata pubblicitaria e per questo non ne avavemo parlato. Per non alimentare questo fenomeno così lontano dalla nostra cultura culinaria. Eppure non possiamo non soffermarci sull’ipotesi che si tratti di un’innovazione, di una sfida. La pizza con l’ananas è la più contestata a Napoli, tanto è vero che nessuna pizzeria la inserisce nel proprio menù. Quella di proporla sul mercato potrebbe essere un’idea azzardataa, tanto azzardata da poter funzionare. In effetti, in America ed in altre zone del mondo è una delle pizze più amate. Allora qual è la verità che si cela dietro questa scelta di Sorbillo?

Pizza con l’ananas di Sorbillo: smascheriamo la verità

Questo uno dei tanti post pubblicati da Gino Sorbillo: “Il 99% delle persone che affermano che la tradizionale Pizza Napoletana con l’Ananas fa schifo secondo me non l’hanno mai mangiata. Provate a chiedergli “Ma l’hai mai mangiata….??” Nel frattempo aspetto tutti gli scettici della Pizza con l’Ananas da “Presepe Napoletano by Sorbillo” nel centro antico di Napoli“.

Il post di Gino Sorbillo fa riflettere. Il noto pizzaiolo ha infatti da sempre rivendicato i valori della tradizione partenopea, della pizza classica. Lo fa anche tramite la decorazione del suo locale. Tutti richiami alla napoletanità, a Pulcinella, accompagnata dalla tipica canzone napoletana. Ma allora cosa c’entra in tutto questo contesto la pizza con l’ananas tipicamente americana? Dobbiamo aspettarci anche la pizza con salsa barbecue, con il ketchup e quant’altro? Lasciamo agli americani queste cose, noi teniamoci stretta la nostra cultura. Ce la invidiano in tutto il mondo. Se l’obiettivo era quello di attirare ancora più turisti, questa, a nostro modo di vedere, è la scelta più sbagliata. Se i turisti si riversano in massa nelle pizzerie è perchè vogliono provare la nostra pizza, non quella americana, anche se migliore della loro ovviamente.

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