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Foto da: ilmeridianonews.it

A Napoli, non tutti sono d’accordo con il successo di Geolier. Infatti, la mamma di Arturo Maria Luisa Iavarone, professoressa dell’università Pathenope di Napoli, ha criticato la decisione del sindaco Gaetano Manfredi di premiare con una targa il trapper napoletano reduce dal secondo posto di Sanremo. Nel 2017, il ragazzo in questione, all’epoca dei fatti 17enne, fu accoltellato alla gola da una baby gang rischiando la vita. Per questo accaduto, la professoressa Iavarone ha scritto un post dal titolo: “Il sindaco Manfredi premia gli intoccabili”.

Nel testo si legge: “Ora mi sembra che veramente si cominci ad esagerare. Dopo il travolgente successo sanremese anche il sindaco Manfredi ritiene debba scendere in campo per consacrare a eterna gloria il rapper napoletano. Caro sindaco vuoi fare questo gesto clamoroso? Ma almeno chiedi a Geolier di rinnegare le sue posizioni su armi, droga, sesso, sessismo e sostegno alla criminalità organizzata. Il riferimento è ai brani del 2020 del trapper: “Solo qualche anno fa Geolier firmava un video clip del suo pezzo “Narcos” in cui lo si vede imbracciare un mitra d’oro, ostentando armi, potere e violenza, scrive la docente universitaria. In una città come Napoli dove la circolazione delle armi è dilagante il nostro sindaco premia questi portatori di messaggi?”. Ed aggiunge: “evidentemente il nostro sindaco deve aver preso in parola il testo della canzone Teng nu frat criminal so intoccabile a Secondigliano“. Visto che lui ama gli intoccabili”.

Arturo, vittima della violenza di una baby gang

Nel 2017 Arturo fu colpito da una baby gang di incappucciati che lo accoltellarono senza motivo in via Foria. Tre dei suoi aggressori, rintracciati grazie ai sistemi di videosorveglianza, sono stati condannati a nove anni e tre mesi, il quarto era in età non imputabile. Da allora la professoressa Iavarone è diventata portavoce di un’associazione contro la violenza minorile, Artur, che richiama il nome del figlio e che è acronimo di “Adulti Responsabili per un Territorio Unito contro il Rischio”.

La musica rap parla ai giovani

Il rap crea polemica. Il linguaggio musicale popolare che va ad influenzare la mentalità dei giovani è oggetto di discussioni. Gli artisti che lo rappresentano devono stare molto attenti a ciò che scrivono. I messaggi che comunicano attraverso questo tipo di musica va analizzato e non preso sotto gamba. Molte volte nei testi si racconta di malavita, violenza e droga. L’elogio alla criminalità organizzata va condannato, se si vuole in qualche modo cambiare in positivo la realtà che ci circonda. Un cantante come Geolier, che ha la dote di arrivare a tante persone, va sostenuto per il talento ma al tempo stesso indirizzato ad una comunicazione accettabile. Per questo l’augurio è quello di scrivere di sentimenti (come già sta facendo) e di rispetto verso il prossimo. Tutto ciò che rappresenta la speranza nei giovani di creare valori veri in una vita migliore.

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