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Foto: il Napolista

Secondo i dati forniti da Di Marzio, il Napoli arriverà ad incassare una cifra vicina a 25 milioni, dalla cessione del cartellino di Eljif Elmas al RB Lipsia. Il Macedone ha salutato la città di Napoli e compagni di squadra, ringraziando tutti, tifosi, società, lo staff e tutti gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina azzurra, con due toccanti post su instagram, al grido di “FORZA NAPOLI SEMPRE!“. Elmas è stato un calciatore azzurro per 5 stagioni, nelle quali, arrivato come giovane di prospettiva, ha saputo man mano ritagliarsi il suo spazio in squadra fino a diventare un elemento essenziale: definito dalla stampa “Il dodicesimo uomo di Spalletti” è stato decisivo nella cavalcata che ha riportato lo scudetto a Napoli (terzo miglior marcatore nella passata stagione dopo Osimhen e Kvaratskhelia). Elmas lascia Napoli con a carico 189 presenze in 5 stagioni con una Coppa Italia ed uno Scudetto a luccicare nel suo Palmares personale.

L’addio del macedone è stato accolto con amarezza, dai tifosi del Napoli, scossi in un periodo nel quale sembra andare tutto male. Il clima è di grande sdegno nei confronti della gestione post Scudetto della società. Molti non si capacitano del fatto che gli Azzurri, nella stessa finestra di mercato, si sia privata allo stesso tempo di Elmas, che era alla ricerca di spazio da titolare, e anche di Zielinski, che, a meno di clamorosi colpi di scena non rinnoverà, e potrà presto accordarsi con una nuova squadra (l’Inter). Proprio in virtù della situazione legata al polacco, la cessione di Elmas risulta di difficile comprensione, con un affare Samardzic che ad oggi manifesta più di una insidia.

Elmas al Napoli: 5 anni di passione

Era l’estate 2019, il Napoli veniva da un poco entusiasmante secondo posto con Ancelotti e si apprestava ad iniziare una stagione carica di aspettative (che poi verranno miseramente disattese). Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Carlo Alvino, che seguiva la squadra a Dimaro, annunciò: “Il Napoli ha ufficializzato la cessione di Rog al Cagliari ed al suo posto ha preso un centrocampista più forte” Si trattava proprio del classe ’99 Eljif Elmas, che tanto bene aveva fatto in Turchia con la maglia del Fenerbache. L’affare è di 16 milioni. La richiesta di Ancelotti era infatti quella di guidare centrocampisti duttili, intelligenti e di classe, capaci di ricoprire svariati ruoli, ed il profilo del giovane macedone capitava a pennello. Il suo connazionale, nonché ex Napoli, Goran Pandev non ha dubbi: il Napoli ha fatto un affare, acquisendo l’astro nascente della nazionale balcanica.

Elmas e Pandev con la maglia della Macedonia

Non mi pesa il fatto di essere il calciatore macedone più pagato di sempre, penso soltanto a lavorare il più possibile. Sono concentrato sul Napoli, voglio fare bene, sono felice di giocare in Italia. Ho tanti obiettivi.”

La prima difficile stagione di Elmas al Napoli

La stagione 2019/20, quella nella quale il mondo avrebbe preso familiarità con la parola Covid, fu molto al disotto delle aspettative per il Napoli. Ancelotti parlava di Scudetto, ma i risultati saranno deludenti. In virtù di questo Elmas non troverà troppo spazio. C’è da dire che da quel mercato sarebbero arrivati tanti futuri Campioni d’Italia: oltre al macedone arrivano Di Lorenzo e Lozano prima, e Lobotka, Politano e Demme in inverno. Grande delusione si sarebbe invece rivelato Manolas. Il Napoli toccherà il fondo con l’episodio dell’ammutinamento ed Ancelotti sarà esonerato e sostituito da Gattuso. In questo contesto, il 3 febbraio 2020, Elmas segna il suo primo gol con la maglia partenopea nella sfida esterna contro la Sampdoria, terminata 2-4 per gli azzurri. Molto toccante fu il pianto liberatorio del macedone nel corso della celebrazione.

Elmas festeggia il primo goal con il Napoli

In occasione della vittoria della Coppa Italia contro la Juventus, al termine della quarantena, nessuno sarà più scatenato nei festeggiamenti di Elmas, al suo primo trofeo vinto in carriera. In generale tutti i suoi compagni di squadra furono concordi nel dire che l’entusiasmo portato dal macedone era contagioso.

Elmas festeggia la vittoria della Coppa Italia del Napoli

Elmas, chiuso dalle gerarchie, ma anche autore di tanti guizzi vincenti

Callejon dice addio, ed Elmas ne eredita il numero 7. L’altalenante seconda annata di Gattuso lascia il Napoli con un pugno di mosche e tanta rabbia per la mancata qualificazione in Champions League. La squadra segna tanti goal, ma ne subisce altrettanti, ed Elmas è chiuso dalla concorrenza di Mertens, Zielinski e Fabian Ruiz. Ringhio non riesce a trovare la posizione consona alle caratteristiche del macedone, che non trova continuità di ruolo: gioca ora da mediano, ora da mezz’ala, ora da trequartista, ora da esterno. Evidenti sono tuttavia le sue qualità, tra le quali spiccano la duttilità, l’adattabilità, l’intelligenza fuori dal comune e la grande capacità di inserimento.

Elmas nel corso della stagione 2020/21

Se i risultati di club sono deludenti, Elmas ha comunque ragione di sorridere, perché con la Nazionale Macedone, insieme al suo idolo Pandev, è decisivo nella prima storica qualificazione del Paese balcanico agli Europei del 2021. I Legionari di Alessandro si rivelano la Cenerentola della competizione. Surclassata da squadre più blasonate, quali Austria, Ucraina e Olanda, delude le aspettative, nel contesto che segna il commovente addio di Pandev.

La svolta con Spalletti

Qualcosa si smuove, però, quando arriva Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo stravede per lui: “Indipendentemente dal minutaggio che ha, Elmas mi entra in campo con un entusiasmo incredibile. Io credo che nemmeno lui, si renda conto di quanto sia forte“. Sono queste le parole al miele che l’allenatore spende nei suoi confronti. Con Spalletti al comando Elmas si ritaglia sempre più spazio, giocando spesso da titolare in Europa League, competizione in cui mette a segno 4 goal in 8 presenze. Degna di nota è la doppietta ai danni del Leichester.

Elmas dopo un goal al Leichester

Resta chiuso, all’interno dell’ultra competitivo centrocampo del Napoli, con i tifosi che in realtà chiederebbero un uso maggiore dell’idolo Mertens. Mette tuttavia a segno goal importanti, come quello della vittoria in trasferta con il Milan, e quello che chiude il discorso con l’Atalanta nel 1-3 esterno. Durante un’intervista con Diletta Leotta, Spalletti paragonerà Elmas al vino da lui prodotto “Tra le linee“. Dice il tecnico: “Tra le linee si trovano le intuizioni che scardinano le linee difensive. Attraggo l’avversario e mi inserisco in quello spazio. Quello che avrebbe le capacità perfette per fare questo ruolo è senza dubbio Elmas, ma avevo anche Mertens e Zielinski.

Elmas e Spalletti

Da questa sviolinata, inizia tuttavia ad emergere il tema del “Mal di pancia” del centrocampista offensivo, che vorrebbe ritagliarsi maggiore spazio. Ma nel Napoli di Spalletti “Sono TUTTI titolari” come spesso tuona il tecnico.

Elmas in cerca di titolarità

Sarebbe inutile parlare del Napoli 2022/23. La corazzata di Spalletti spazza via tutto e tutti giganteggiando sulla Serie A e vincendo lo scudetto. Tuttavia, almeno in buona parte dell’avvio di stagione l’unico a non sorridere è proprio Elmas. Perfino quando gioca dimostra questa sua mancanza di serenità. Al goal con il Lecce, un pregiato colpo di tacco dopo l’assist di Osimhen, l’esultanza di Elmas è stranamente seriosa. Mentre tutti festeggiano la vittoria contro il Liverpool in Champions, Eljif pubblica una storia molto polemica su Instagram: si tratta di una foto con il suo “primo amore” riferendosi alla panchina.

Il messaggio è chiaro: arrivato alla sua quarta stagione con la maglia del Napoli, Elmas vorrebbe giocare con maggiore continuità. Spalletti lo prova spesso come esterno d’attacco, ma dopo la partenza di Insigne è arrivato Khvicha Kvaratskhelia, mentre a centrocampo, dopo un lungo tira e molla, Zielinski è rimasto, e senza Fabian è il leader del reparto. I tifosi lo criticano, accusandolo di alterare gli equilibri di spogliatoio in un contesto in cui tutti stanno facendo bene, e di non pensare al bene della squadra.

La rinascita

Al momento non è dato sapere cosa si siano detti Elmas e Spalletti a Castelvolturno, fatto sta che in poco tempo il Macedone ritrova quell’entusiasmo che sembrava perso per sempre. Proprio lui, è decisivo nella difficile trasferta con l’Atalanta, occasione nella quale Kvara è infortunato. Nel corso dell’esultanza si tappa le orecchie con le dita, come a dire di non dare alcun credito alle critiche dei tifosi nei suoi confronti.

Nella sfortunata sconfitta in Coppa Italia con la Cremonese, scende in campo per la prima volta con la fascia di Capitano. In campionato, nonostante il minutaggio, Elmas gioca tanto ed i suoi goal sono essenziali: il goal del 3-2 contro l’Udinese certifica il primato in classifica del Napoli al momento della sosta per i Mondiali, come suo è il punto esclamativo nella vittoria per 5-1 contro la Juventus. A questo punto nessuno riuscirà più a contrastare la cavalcata vincente del Napoli verso l’agognato Scudetto.

Il macedone è come il prezzemolo: ovunque l’allenatore lo metta lui fa bene. Nel corso della Champions League in cui il Napoli è grande sorpresa, Elmas è a dir poco commovente, quando si disimpegna, contro il Milan, come prima punta, in occasione degli infortuni di Osimhen, Simeone e Raspadori.

L’assist di Elmas per il goal di Raspadori a Torino

Nella gara di Torino contro la Juventus, al 93esimo raccoglie il passaggio di Zielinski, e dal limite dell’area serve di prima un cioccolatino prontamente scartato da Raspadori che deposita in fondo alla rete. Adesso si può festeggiare con cognizione di causa. Manca solo la matematica, ma lo Scudetto è vinto, e soprattutto lo si è vinto anche grazie al “Dodicesimo Uomo di Spalletti.“.

Elmas corre ad abbracciare Raspadori insieme ai compagni

Contro la Juve è stato bellissimo, chi è entrato in campo ha costruito il gol.” dice il macedone a fine partita.“Ero emozionatissimo quando i tifosi ci hanno aspettato in aeroporto, non me l’aspettavo. Siamo contenti, non oso immaginare cosa accadrà quando vinceremo lo Scudetto. Tra di noi ne parliamo ed è una cosa incredibile, specie per chi come me viene da piccole nazioni. Mai avrei potuto immaginare che arrivando dalla Macedonia avrei potuto vincere uno Scudetto.

Elmas, dallo scudetto del Napoli all’addio

Elmas finalmente ritrova il sorriso. Come accaduto 5 anni prima è ancora lui il più scatenato nel corso dei festeggiamenti per la vittoria finale. Ed a Napoli durano oltre un mese. Capelli blu, bandiera alta al cielo, bottiglie di spumante, cori su cori. Tutti, a trecentosessanta gradi riconoscono l’importanza di Elmas per la squadra.

Ma poi qualcosa accade: Spalletti abbandona e si accasa in Nazionale. Nella stagione nella quale il Napoli si fregia dello scudo sul petto il nuovo tecnico Garcia lo relega a mero sostituto di Kvara. Nemmeno dopo l’esonero del francese e con l’arrivo di Mazzarri il macedone trova spazio. Lo scarso minutaggio gli è comunque sufficiente per andare in goal due volte, contro Salernitana e Atalanta (ennesimo goal vittoria contro la Dea).

Elmas dopo il goal alla Salernitana

Poco dopo la pesante sconfitta per 0-4 con il Frosinone, ADL dichiara: “Elmas l’ho già venduto. Non ha capito che chi non gioca dall’inizio è importante tanto quanto i titolari“. Dunque è tutto vero: le strade si seperarano. Il Macedone va a Lipsia, che l’aveva corteggiato anche in estate, per 25 milioni.

In 5 anni Elmas non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio da titolare che probabilmente avrebbe anche meritato. Arrivato all’ombra del Vesuvio come un diamante grezzo, cosa che in parte è rimasto, se ne va tuttavia da eroe, perché Napoli non dimentica. E sicuramente indimenticabile resterà il nome del “Dodicesimo Uomo di Spalletti“.

Il toccante post di Elmas dedicato ai napoletani

Mentre il Lipsia ufficializza l’acquista del centrocampista offensivo Macedone, Elmas ha salutato i tifosi tramite Instagram. “Cari tifosi, mi avete accolto bambino, mi avete coccolato, mi avete protetto, aiutato nella crescita fino a diventare un uomo. Insieme abbiamo vissuto momenti bellissimi, trascorso notti indimenticabili e vissuto gioie indescrivibili. Far parte della famiglia napoletana è stato un privilegio. Qui ho avuto la possibilità di conoscere persone fantastiche e creare amicizie che porterò sempre con me. Il vostro affetto, il vostro calore, la vostra gioia e il vostro amore mi accompagneranno ovunque […] Vi voglio bene uagliò. Resterete per sempre nel mio cuore…azzurro! Forza Napoli sempre!

Elmas firma con il Lipsia

In risposta al post di Eljif, oltre ai tanti messaggi affettuosi dei compagni di squadra, tra i tanti cuori azzurri e faccine in lacrime, il messaggio di risposta più ricorrente è “Grazie, Eljif“. Solo il tempo ci dirà se ADL ha indovinato la mossa, di disfarsi di un giocatore così importante che semplicemente cercava titolarità.

Giusto così, via gli scontenti!” ha tuonato Chiariello nelle sue trasmissioni in più di un’occasione. Restano svariati dubbi.

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