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Foto da: teatrodelgusto.net

Tre giorni dedicati al mondo del vino naturale e del cibo artigianale. Nei Quartieri Spagnoli va di scena il festival enogastronomico “Teatro del Gusto”. La rassegna, nata ad Ischia e che da quest’anno arriva a Napoli, precisamente ai Quartieri Spagnoli, è giunta alla sua terza edizione. La Fondazione Foqus, sede dell’evento, è lieta di ospitare all’interno del proprio cortile questa manifestazione che attirerà l’interesse di molti appassionati e non solo.

Teatro del Gusto, la “qualità” come tema centrale

Un festival enogastronomico di tre giorni 4, 5 e 6 maggio 2024 dedicato al mondo del vino naturale e del cibo artigianale. Non è una semplice “fiera” di vini naturali con banchi d’assaggio, ma un vero e proprio simposio sul tema dell’agricoltura naturale, consumo consapevole ed enogastronomia di qualità dove incontreremo e ci confronteremo con vignaioli, cuochi, produttori, attori e artigiani che orbitano nel mondo del Gusto. Lo faremo con appuntamenti, degustazioni, interagendo con i produttori che potranno partecipare ad un mercato tutto per loro e ancora in laboratori e workshop nel primo festival enogastronomico dedicato alle produzioni artigianali.

Le origini e gli obiettivi da raggiungere

L’idea è nata nel Borgo di Ischia Ponte, sull’isola napoletana. Era il 2021 e con  l’aiuto dell’Associazione Amici del Teatro di Ischia si decise di fondare un festival enogastronomico tutto costruito sul vino naturale e sul cibo artigianale. Il territorio, la sana e cruda verità della natura, la terra, l’origine: nacque così un’edizione zero, che servì a capire meglio il potenziale delle idee e a definire la direzione giusta. Nel 2023, con la nascita dell’associazione culturale, prende il via la prima vera edizione di Teatro del Gusto, sempre nel borgo di Ischia Ponte. 

Teatro del Gusto vuole rallentare un tempo che sembra non conoscere tregua, gettare le basi per una nuova comunicazione e narrazione del vino e del cibo. Vuole essere l’espressione di persone che amano il proprio territorio, lo custodiscono e ambiscono a rafforzare il legame con esso. Crede fermamente nel confronto, nella discussione e nell’impegno reciproco: solo così un racconto collettivo può costruire una comunità che riesca a raccogliere i valori condivisi all’interno dell’agricoltura e della viticoltura artigiana. Questo l’obiettivo. Responsabilità, rispetto e spirito di appartenenza, l’unico modo che ha un territorio di proiettarsi al futuro.

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