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Alla III edizione del Premio Miniera ci sarà anche Michele Selillo, vera e propria punta di diamante del cantautorato dei Quartieri Spagnoli. Sarà uno dei premiati assieme ad altri colleghi del calibro di Dario Sansone dei Foja, Ciccio Merolla, Gabriele Esposito e tanti altri.

L’evento si terrà presso la Fondazione Foqus, ai Quartieri Spagnoli, il prossimo sabato 6 maggio a partire dalle ore 18:00. Ed è proprio qui, tra questi vicoli che è nato e cresciuto Michele Selillo. La Foqus è stata la scuola d’infanzia del cantautore che dunque avrà l’onore di esibirsi, ancora una volta, davanti alla sua gente.

La musica di Michele

Michele è dotato di una voce limpida, pulita e che arriva dritta al cuore. I suoi testi in napoletano, accompagnati dagli ottimi arrangiamenti musicali, non lasciano scampo alle emozioni trasmettendo una gran passione a tutti gli ascoltatori. Ottimo esempio è il brano “Pe’ ce fa ‘nnammura‘” Il video della canzone è stato interamente girato tra i vicoli del cantautore, i vicoli dei Quartieri Spagnoli.

Premio Miniera: intervista a Michele Selillo

Ciao Michele, partiamo subito dall’evento. Cos’hai provato quando ti è stato comunicato che saresti stato uno dei premiati?
La telefonata di Salvatore Iodice, nella quale mi comunicava che avrei ricevuto il premio Miniera insieme ad altri colleghi di grande spessore artistico, è stato per me motivo di orgoglio. Tra l’altro, ritornare alla Foqus, sarà ancora più emozionante in quanto è stata la mia scuola d’infanzia e ne conservo tutt’ora tanti bei ricordi”.

Sei nato e cresciuto qui ai Quartieri Spagnoli, è più difficile cantare davanti alla tua gente?
“Nelle volte che mi è capitato di cantare ai Quartieri Spagnoli, ho avvertito un senso di responsabilità maggiore verso la mia gente. Da sempre, infatti, i Quartieri Spagnoli sono stati terra natale di grandi artisti e sicuramente mi piacerebbe portare avanti questa tradizione”.

“La felicità attraverso il riscatto” sarà il tema dell’evento. Credi che la musica possa aiutare i giovani con un trascorso difficile, a riscattarsi?
“Si credo che la musica possa essere una valida alternativa alla strada. La musica non giudica, azzera le differenze, crea aggregazione e ti fa credere in un sogno e forse è proprio questo quello di cui molti ragazzi hanno bisogno. Sicuramente è un’opportunità di riscatto”.

I vicoli dei Quartieri Spagnoli, in qualche modo, ti hanno ispirato?
“Sarò di parte, ma reputo questi vicoli meravigliosi. Non a caso ho scelto di girare qui il video del mio brano “Pe’ ce fa ‘nammura’”, nel quale vengono mostrate tutte le bellezze presenti nel nostro quartiere”.

Prossimi progetti in vista?
“Di progetti in cantiere ce ne sono tanti. Quelli più imminenti sono: il mio concerto che terrò al Teatro Bolivar il 27 maggio e a breve, l’ uscita di un nuovo singolo, prodotto e distribuito dalla Zeus Records”.

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