Pastiera Napoletana: il dolce tipico per i giorni di Pasqua

Nel giorno di Pasqua, la Pastiera è il dolce tipico della tradizione napoletana. Cucinata e tramandata ormai da generazioni, essa rappresenta la protagonista assoluta di questi giorni festivi. Profumi di primavera che preannunciano la fine dell’inverno e l’inizio delle belle giornate di sole. La Pastiera seduce e ci rende partecipi. A partire dalla sua preparazione complessa. Fatta di tanti ingredienti scelti con cura.

Ognuno di noi possiede la sua personalissima ricetta: c’è chi la preferisce con la crema pasticcera (versione sorrentina), chi la carica di acqua di millefiori e chi invece è fedele alla ricetta tradizionale che prevede l’uso dello strutto. Un dolce che assume un suo particolarissimo gusto in base alle esigenze. In questo periodo è facile ascoltare commenti del tipo: “quest’anno ‘a pastiera è ‘na merviglia” oppure “quest’anno ‘a pastiera non è riuscita come l’anno scorso”. Si cerca la perfezione e se non la si ottiene, vale sempre la pena provarci.

Ingredienti principali

I protagonisti principale di questo dolce sono due. Il primo è la famosa fialetta di acqua di millefiori, contenete aromi indispensabili per la riuscita di una buona Pastiera. In aggiunta di: scorzette d’arancio, cannella o cedro che sono facoltativi, in base ai propri gusti personali. Non è facoltativo, invece, il grano. Il secondo elemento necessario e protagonista assoluto di questa ricetta. E’ noto preparare la Pastiera con il grano passato oppure con il grano intero. A Napoli rispetto al passato viene venduto già bagnato e precotto.

Curiosità sulla Pastiera

Di recente, nella composizione finale della Pastiera, le listarelle si posizionano seguendo un nuovo criterio. In tutto se ne contano sette. Questo perché, in riferimento alle strade del centro storico di Napoli. Esse rappresentano i tre decumani (via dell’Anticaglia, via dei Tribunali, via Benedetto Croce la famosa “SpaccaNapoli”). Mentre le restanti quattro sono i cardini. Cioè le stradine secondarie (vicoli) che incrociate alle arterie principali formano la planimetria a scacchiera.